Vedi un esempio di scorecard non profit: scopri come il modello della Balanced Scorecard possa essere utilizzato dalle organizzazioni non profit, visiona gli obiettivi e gli indicatori che dovrebbero essere rappresentati nelle prospettive finanziarie.
Di recente mi ha contattato il direttore di un’organizzazione non profit chiedendomi informazioni sulla possibilità di implementare la Balanced Scorecard nella sua organizzazione. La sua più grande preoccupazione riguardava le prospettive finanziarie, in quanto la maggior parte degli indicatori finanziari standard non erano applicabili nel loro caso.
La mia risposta è stata breve:
“Se hai una strategia e vuoi metterla in atto in maniera efficace, allora puoi progettare e implementare una Balanced Scorecard per la tua organizzazione non profit.”
In questo articolo vorrei mostrare come il modello della Balanced Scorecard possa essere utilizzato dalle organizzazioni statali e non profit, e come debba essere gestita la prospettiva finanziaria del modello in questi contesti. Come sempre, illustrerò le mie idee utilizzando un esempio.
Perché le organizzazioni non profit hanno bisogno delle Balanced Scorecard?
Ci sono due ragioni.
1. Aiutano a descrivere ed implementare la strategia
Prima di tutto la Balanced Scorecard aiuta a descrivere una strategia, a focalizzare le azioni dell’organizzazione sugli aspetti più importanti, ed, infine, ad eseguire la strategia con successo.
Ovviamente, alcune organizzazioni non profit potrebbero riscontrare dei problemi durante l’articolazione delle proprie strategie, pertanto seguire l’approccio della Balanced Scorecard aiuta ad inquadrare le idee sulla strategia nel modo giusto.
2. Aiutano a parlare nella stessa lingua con i donatori
Molte donazioni ricevute dalle organizzazioni non profit sono effettuate da società a scopo di lucro. I dirigenti di queste aziende utilizzano le Balanced Scorecard per la loro pianificazione strategica.
In questo senso, le organizzazioni non profit che hanno una strategia descritta con una Balanced Scorecard hanno più possibilità di ottenere dei finanziamenti, poiché riuscirebbero a comunicare con i propri donatori finanziari nello stesso linguaggio aziendale.
Dove si colloca la prospettiva finanziaria per le organizzazioni non profit?
Nella maggior parte dei casi, le organizzazioni a scopo di lucro concordano (vedi l’esercitazione del workshop) sull’ordine delle prospettive della Balanced Scorecard : 1. Prospettiva Finanziaria, 2. Prospettiva del Cliente, 3. Prospettiva dei Processi Aziendali Interni, 4. Apprendimento e Crescita. All’interno delle organizzazioni non profit, non esiste ancora un accordo del genere. La logica qui è quella di mettere in cima al diagramma i risultati a lungo termine più importanti (che, nel caso delle organizzazioni non profit, non sono dei risultati finanziari).
- Robert S. Kaplan nel suo articolo1 raccomanda alle organizzazioni non profit di porre in alto gli obiettivi relativi alla missione a lungo termine (ad esempio “riduzione della povertà, delle malattie, dell’inquinamento”)
E poi?
Come spiegato sopra, le imprese a scopo di lucro investono frequentemente nei programmi sociali delle organizzazioni non profit. Nelle proprie scorecard hanno diversi indicatori finanziari, quindi gli piace monitorare la performance dei loro investimenti nelle organizzazioni non profit in maniera simile. Probabilmente proprio per questo motivo molte organizzazioni non profit posizionano le proprie prospettive in maniera standard:
Ordine standard:
Ho notato che in alcuni casi le prospettive finanziarie si trovavano nella parte inferiore della Balanced Scorecard. I manager di tali organizzazioni considerano la finanza semplicemente come una risorsa e non vogliono averla al primo posto. Il problema di questo approccio è che in questo modo sarà difficile tracciare la logica di causa ed effetto di tale Balanced Scorecard.
Prospettiva finanziaria in basso:
Questi sono i due approcci più popolari al modello della Balanced Scorecard per le organizzazioni non profit. Ce ne sono anche molti altri, ad esempio spesso si rinomina la prospettiva “Finanza” in “Successo” o “Interessi degli stakeholders”2, oppure viene inserita allo stesso livello della prospettiva del cliente3.
- Una domanda di prova che è necessario porsi in questi casi è se la logica di causa ed effetto sia tracciabile o meno su tali mappe strategiche.
Chi sono i clienti?
Un’organizzazione non profit si occupa di almeno due gruppi di clienti:
- I clienti paganti (coloro che effettuano le donazioni)
- I clienti destinatari (coloro che beneficiano dell’esistenza di organizzazioni non profit)
Inoltre, potrebbero esserci anche dei casi misti. Prendiamo come esempio qualsiasi comunità professionale con una quota annuale: in questo caso i membri sono al contempo sia clienti paganti che destinatari.
Un esempio di scorecard non profit
Ora, costruiamo una Balanced Scorecard non profit che tenga conto delle idee che abbiamo descritto sopra. Userò BSC Designer Online come strumento di automazione. Puoi riutilizzare questo modello per creare la tua scorecard.
Aggiunta di temi strategici
Le organizzazioni non profit si occupano di due tipi di clienti: donatori finanziari e beneficiari. Sulla rispettiva mappa strategica potremmo distinguere gli obiettivi relativi a questi due gruppi. A tale scopo il nostro team ha utilizzato la funzione “tema strategico”.
Invece di utilizzare un unico tema della “Fidelizzazione del cliente”, ne abbiamo creati due:
- Clienti – Donatori finanziari (colore blu sulla mappa)
- Clienti – Destinatari (colore verde sulla mappa)
Gli altri due schemi standard, ovvero l’eccellenza operativa e la leadership del prodotto, sono rimaste invariate.
Preparazione delle prospettive e della missione per le organizzazioni non profit
Nella fase successiva, abbiamo preparato le quattro prospettive della Balanced Scorecard con delle descrizioni appropriate. Nella parte superiore del diagramma c’è l’obiettivo di una missione a lungo termine (come la riduzione della povertà o dell’inquinamento).
Obiettivi e collegamenti di causa ed effetto
Abbiamo aggiunto alcuni obiettivi generici alla mappa strategica. Abbiamo assegnato un tema strategico ad ogni obiettivo ed abbiamo specificato le connessioni di causa ed effetto.
Iniziative e KPI
Infine, abbiamo allineato alcune iniziative e metriche agli obiettivi aziendali. Consideriamo l’obiettivo “Stabilità e crescita” dal punto di vista finanziario come esempio da analizzare.
- L’iniziativa “Bilanciare entrate/spese” è stata allineata a questo obiettivo (abbiamo scelto di visualizzare questa iniziativa sulla mappa)
- L’indicatore lagging “Importo netto dei fondi raccolti” è stato allineato a questo obiettivo (abbiamo scelto il grafico a misuratore e la barra di avanzamento come mezzo di visualizzazione per questo indicatore)
- L’indicatore leading “Donatori finanziari” è il risultato della connessione di questo obiettivo con l’obiettivo “Donatori finanziari” dal punto di vista del Cliente (la parte lagging dell’obiettivo dei Donatori finanziari contribuisce come indicatore leading all’obiettivo “Stabilità e crescita”).
Consulta questo articolo per sapere di più sulle metriche leading e lagging.
Ecco la mappa strategica che abbiamo ottenuto come risultato:
Ecco un esempio di dashboard per un’organizzazione non profit:
Credo che abbiamo analizzato gli aspetti più importanti delle Balanced Scorecard non profit – il resto è molto simile a ciò che abbiamo visto parlando delle Balanced Scorecard classiche .
Se vuoi approfondire ulteriormente le tue ricerche, ti consiglio:
- La guida completa di Paul Niven4
- Consulta altri esempi di Balanced Scorecard per diversi contesti
- Potrebbe esserti utile l’articolo sull’implementazione delle Balanced Scorecard
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- Misurazione e gestione strategica delle prestazioni nelle organizzazioni non profit – Robert S. Kaplan, Jossey-Bass, A Publishing Unit of John Wiley & Sons, Inc. 2001 ↩
- Prospettiva Finanziaria della Balanced Scorecard, Aleksey Savkin, 2014, BSC Designer ↩
- Implementazione di una Balanced Scorecard in un’organizzazione non-profit, Michael Martello, John G. Watson, Michael J. Fischer, Journal of Business & Economics Research – Settembre 2008, Volume 6, Numero 9 ↩
- Balanced Scorecard Step-by-Step per le agenzie governative e non profit, Paul R. Niven, 2008, John Wiley & Sons, Inc. ↩
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